18 settembre 2018 - Il Tribunale di Sulmona condanna A.G.E.A. a pagare il CO.L.A.FOR.
18 settembre 2018
Con sentenza 274/2018 il Tribunale di Sulmona (Giudice Dott. Daniele Sodane) ha condannato l'A.G.E.A. a pagare al CO.L.A.FOR. € 59.719,73 oltre interessi e spese, per le manutenzioni realizzate sugli impianti Reg. CE 2080/92 in comune di Villalago (AQ).
In sintesi la storia. Oggetto della questione è il 2° lotto dell'Impianto Reg. CEE 2080/92 di Villalago (AQ).
I lavori di messa a dimora dell'impianto sono stati regolarmente collaudati con verbale dell'11 settembre 2002 del CFS e regolarmente liquidati dalla Regione. I primi quattro anni di cure colturali sono stati anch'essi collaudati dal CFS e regolarmente liquidati dalla Regione.
Quello in questione è quindi la 5^ annualità di cure colturali.
9 gennaio 2006 - Il CO.L.A.FOR. presenta all'Ispettorato provinciale del C.F.S. gli atti tenici contabili relativi alla 5^ annualità di cure colturali ;
10 maggio 2006 - Il C.F.S. redige il "Verbale di accertamento di avvenuta esecuzione" inviato alla Regione Abruzzo con nota n° 01485 del 17 maggio 2006. I lavori sono stati quindi regolarmente accertati sul campo con “Verbale di accertamento di avvenuta esecuzione” del Corpo Forestale dello Stato – Coordinamento provinciale di L’Aquila - del 10 maggio 2006 in cui veniva certificato che “Gli interventi di cui trattasi sono stati regolarmente eseguiti dalla Ditta in conformità del progetto approvato e in modo tecnicamente rispondente”;
30 giugno 2006 - Con Elenco Regionale n° 184 del 30 giugno 2006 l'importo ridotto di € 59.719,73 veniva proposto in pagamento all'AGEA. I restanti € 903,68 venivano inseriti in un altro elenco di pagamento successivamente liquidato;
15 novembre 2006 - Con nota n° RA 104884 il pagamento veniva confermato dalla Regione Abruzzo come "In pagamento presso AGEA" - Il pagamento non veniva però mai effettuato per un problema originato dal sistema informatico, che non riconosceva la realizzazione per lotti, "superi originatesi da accavallamento domande" come indicato nel verbale;
14 marzo 2013 - Incontro presso gli Uffici AGEA nella quale si affrontarono e risolsero le questioni relative ai pagamenti degli interventi di manutenzione sugli impianti realizzati dal CO.LA.FOR. ex Reg. CEE 2080/92. In quella riunione fu anche raggiunta una intesa informale sul prosieguo dei pagamenti, da noi onorata. Dopo quella riunione l'erogazione dei pagamenti fu rallentata, che si sappia, prima dalla necessità di elaborare una apposita procedura informatica per i pagamenti ante 2007, poi da problemi burocratici regionali.
21 dicembre 2015 - l'ultimo dei pagamenti, quello in questione, viene formalizzato dalla Regione Abruzzo con elenco di pagamento Protocollo RA320653 del 21 dicembre 2015. Solo dopo molti mesi siamo venuti a conoscenza l'AGEA (dott.ssa Cretella) aveva richiesto che l'elenco di pagamento venisse formalizzato con un provvedimento di autorizzazione (Determina Regionale).
Nel frattempo, causa una ristrutturazione degli uffici regionali, le competenze su tali pagamenti passavano ad altro ufficio. E da allora iniziava un rimpallo di competenze fra vari uffici regionali.
31 maggio 2017 - Solo grazie all'intervento del Difensore civico e del Direttore regionale si riusciva infine a venire a capo della questione e veniva emanata la Determina DPD021/100 del 31 maggio 2017 con la quale si approvava l'elenco di pagamento.
29 novembre 2017 - Visto il tempo trascorso dalla trasmissione ad AGEA della Determina, e dopo che anche a seguito di richiesta del Difensore civico non si era avuta alcuna notizia, abbiamo inviato una richiesta ai sensi dell’art. 8 della L. 241/90 e smi, di comunicazione dell’Ufficio e della persona Responsabile del procedimento ed una formale "diffida ad adempiere", ai sensi dell'art. 328 comma 2 del Codice Penale, all'AGEA che, trascorsi i prescritti trenta giorni, rimase senza esito.
Il 10 aprile 2018 si ricorreva quindi al Tribunale di Sulmona.
Il 18 settembre 2018 veniva finalmente fatta giustizia, e il tribunale di Sulmona condannava l'A.G.E.A. ad effettuare il pagamento..
Rimane l'amarezza di aver dovuto ricorrere al Tribunale per avere un pagamento cui si aveva diritto già dieci anni fa, con tutti i danni facilmente intuibili, senza che vi fosse alcun motivo per non procedere al pagamento.